LE PAGINE BIANCHE DI ANNE FRANK

sabato 2 gennaio 2016

I CLANDESTINI DELL'ALLOGGIO SEGRETO

Questa è la riproduzione in scala dell'edificio che ospitava quello che ormai è conosciuto in tutto il mondo come "L'Alloggio segreto" di Anne Frank. Dell'intero edificio, che in realtà era la sede sociale delle due società commerciali di Otto Frank abbiamo già parlato. E' forse giunto il momento di parlare un po' più approfonditamente delle persone che l'hanno occupato stabilmente durante quei terribili due anni e mezzo (12 giugno 1942 - 1 agosto 1944) che costrinsero alla clandestinità la famiglia di Anne insieme ad alcuni loro conoscenti. Sono personaggi passati alla storia in quanto involontari protagonisti delle storie nate dall'abile penna di Anne, grazie alle sue pungenti ed indimenticabili caratterizzazioni. OTTO FRANK Nato in Germania, a Francoforte, il 12 maggio 1889 da Michael Frank (banchiere) e Alice Betty Frank. I suoi fratelli erano Robert, Herbert e la più piccola Helene, detta Leni. Dopo il diploma e una breve esperienza in banca, parte per New York per lavorare nei famosi magazzini Macy’s e vi rimane fino a quando non è costretto a ritornare in patria in seguito alla morte del padre, per occuparsi degli affari di famiglia. Si arruola nell’esercito tedesco nel 1915 per la prima guerra mondiale ricevendo l’onore della Croce di Ferro. In seguito alla crisi economica, per risollevare le sorti della banca di famiglia che comunque fallirà nel 1932, apre una filiale ad Amsterdam nel 1923. Nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno sposa Edith Hollander da cui avrà le sue due belle figlie Anne e Margot. Come noto, nel 1933 decide di lasciare la Germania per trasferirsi in Olanda, approfittando dell’aiuto del cognato Eric Elias che l’aiuta ad aprire una Fliliale della sua azienda, l’Opekta, che si occupa della vendita di pectina per produrre marmellate. E’ l’unico sopravvissuto ai campi di concentramento degli otto clandestini: il 27 gennaio Auschwitz è liberata ed egli comincia il lungo viaggio di ritorno che lo riporterà a casa il 3 giugno 1945, durante il quale conoscerà Elfriede Markovits, anch’ella sopravvissuta insieme alla figlia Eva, e che sposerà in seconde nozze. Nel 1952 si trasferisce in Svizzera dove dedicherà, insieme alla nuova moglie, esclusivamente al Diario di Anne, promuovendolo e costituendo poi la Fondazione Anne Frank. Muore il 19 agosto 1980 a novantuno anni. EDITH HOLLANDER Figlia di una famiglia ebrea, nasce il 16 gennaio 1900 ad Aquisgrana da Rosa Hollander e Abrham, commerciante in ferro, carta e macchinari. Vive agiatamente la sua adolescenza, praticando diversi sport e feste da ballo, insieme ai suoi fratelli erano Julius, Walter e Bettina. Dopo aver aiutato i genitori, per un breve periodo, in azienda, si sposa con Otto Frank nel 1925 ad Aquisgrana. Il ricevimento è regale con moltissimi invitati. I primi anni gli sposini vanno a vivere a casa di Alice Stern, madre di Otto, per poi trasferirsi in una casa propria. Ma le difficoltà economiche incontrate da Otto e in seguito al fallimento della Banca di famiglia, li costringono a tornare a casa Stern fino a che, nel 1933, il nucleo familiare si trasferisce definitivamente al n°37 di Merwedeplein in un appartamento al secondo piano. Verrà trasferita a Birkenau insieme alle sue bambine, da cui verrà separata il 30 ottobre 1944, quando Anne e Margot furono trasferite a Bergen-Belsen. Morirà di stenti e d’inedia il 6 gennaio 1945, mentre era in infermeria. MARGOT BETTI FRANK E’ la sorella di Anne, nata il 16 febbraio 1926 a Francoforte sul Meno, in Germania. Durante i preparativi per il trasferimento ad Amsterdam del suo nucleo familiare, si trasferisce insieme ad Anne dalla nonna materna Alice Stern. Sarà lei a trasferirsi per prima in Merwedeplein, seguita poi dalla sorella il giorno del suo ottavo compleanno, ritrovandosela sul tavolo del salotto come regalo. E’ una bella ragazzina, docile, intelligente, e va molto bene a scuola. Contrariamente ad Anne, spesso segue la madre in sinagoga e pratica diversi sport, come il tennis, il pattinaggio e il canottaggio. Nel 1941 è costretta ad abbandonare il liceo femminile per frequentare quello ebraico insieme ad Anne. E’ lei a ricevere il 5 luglio 1942 la cartolina per l’arruolamento in un campo di lavoro, costringendo Otto Frank ad anticipare i suoi piani per entrare in clandestinità il luglio 1942. Dopo l’arresto dei clandestini il 4 agosto 1944, seguirà le stesse sorti della sorella, trasferita prima ad Auswitch-Birkenau (dove preferisce seguire Anne in infermeria, per restarle accanto) e poi a Bergen-Belsen. Tra la metà e la fine del marzo 1945, muore il giorno prima della sorella, a causa di un’epidemia di tifo e tra gli stenti e la fame. Solo un paio di settimane prima che l’esercito britannico liberasse il campo. ANNELIES MARIE FRANK Nasce nell’anno della grade crisi americana, il 12 giugno 1929 quando la sua famiglia è ancora in Marbachweg a Francoforte sul Meno. Ha dei bellissimi capelli neri, occhi castani molto espressivi e delle dolcissime fossette sulle guance. Quando si trasferì a Merwedeplein frequentò sino al 1941 la scuola Montessori, che dovette abbandonare per il liceo ebraico, come Margot e moltissimi bambini ebrei. E’ in questa scuola che, per le frequenti distrazioni con le compagne, sarà costretta a scrivere i tre famosi componimenti della “Signorina qua qua qua”. E’ una bambina molto allegra e disinvolta, non eccelle a scuola, è vero, ma è piena di amici e di pretendenti. Che sia maturata e abbia scritto il Diario più famoso della storia è cosa nota. grazie agli insegnamenti del padre, alle moltissime disparate letture sviluppo’ una forza d’animo e uno spirito critico già nell’adolescenza. Mentre è a Westerbork riesce a rimanere di buon umore, nonostante la prigionia; ad Auschwitz è colpita dalla scabbia e viene ricoverata in infermeria. Nonostante ciò riesce a sopravvivere, grazie anche all’aiuto della responsabile della struttura e torna nei Block e, dopo qualche tempo, è trasferita solo con la sorella a Begen-Belsen, dove morirà il giorno dopo Margot, di Tifo e di stenti. HERMANN VAN PELS Nato in Germania da una famiglia originaria dei Paesi Bassi, il 31/3/1898. Ha due fratelli e tre sorelle. Il padre è un commerciante di carni. Sposa Auguste Van Pels il giorno di Natale del 1925 che dopo appena un anno concepisce Peter, il loro unico figlio. Continua la tradizione di famiglia lavorando come rappresentante nello stesso ramo del padre, specializzandosi anche in spezie. La famiglia Van Pels nel 1937 si trasferisce ad Amsterdam dove verrà assunto da Otto Frank nella Pectacon, con cui stringe amicizia con tutta la famiglia. E? un appassionato di politica e viene spesso criticato da Anne nel suo Diario per il suo difetto di non accettare critiche e per la sua immodestia. Viene trasferito nello stesso blocco di Otto e di Peter ad Auschwitz ma dopo qualche settimana viene selezionato per i forni a causa di una ferita. AUGUSTE ROTTGEN VAN PELS Nata a Buer, in Germania, il 29/9/1900 da Leo Rottgen e Rosa Rosenau e ha quattro sorelle. Sposa Hermann Van Pels quando ha 25 anni e insieme vanno ad abitare a Osnabruck. Nel 1937 si trasferisce con il marito e il figlio ad Amsterdam in Zuider Amstellaan, non lontano da Merwedeplein. Il 13 luglio è costretta a lasciare la sua abitazione per entrare in clandestinità insieme ai Frank. Chiacchierona, cordiale ma un po’ impicciona, sarà costretta a vendere buona parte dei suoi averi per sopravvivere nell’alloggio segreto. Viene trasferita a Westerbork con la famiglia, poi è separata da marito e figlio ad Auschwitz. Nel novembre del 1944 è costretta a raggiungere Anne e Margot a Bergen Belsen e ci resterà fino al febbraio del 45, quando verrà deportata a Buchenwald e poi a Theresienstadt dove verrà uccisa. PETER VAN PELS E’ il figlio unico di Herman Van Pels e Auguste Rottgen, nato l’8 novembre 1926 in Germania, al confine con l’Olanda. Ha undici anni quando è costretto a emigrare ad Amsterdam, raggiungendo i nonni che sono di nazionalità olandese. E’ l’unico clandestino a godere di una certa privacy, in quanto gli viene assegnata la piccolissima stanzetta dalla quale si accede alla soffitta. E’ lì che entrerà in amicizia con Anne ed è lì che si accenderanno le speranze dei due giovani adolescenti che godranno –in clandestinità- della loro ultima libertà. E? un po’ il factotum dell’Alloggio, spacca la legna e aiuta a trasportare su per le ripide scale sacchi e scatoli e barattoli per la comunità. E’ abile a fare lavoretti manuali e si prende cura del suo gatto Mouschi. Il 4 agosto 1944, giorno dell’arresto, si trova nella sua stanzetta a lezione di inglese con Otto. Sarà trasferito ad Auschwitz insieme agli altri clandestini, e verrà assegnato al servizio postale. Rimarrà fin quasi alla liberazione del campo, il 27 gennaio 1945, aiutandosi a vicenda con il padre di Anne . Prima dell’evacuazione del campo, nonostante Otto –che era in infermeria- l’avesse supplicato di non allontanarsi, Peter parte per uno dei viaggi della morte che lo condurrà a Mauthausen, dove continua i lavori forzati. Verso la metà dell’aprile, ormai distrutto dalla fatica, indebolito dall’inedia, muore in infermeria all’età di diciotto anni. Un paio di settimane dopo il campo viene liberato dagli alleati. FRITZ PFEFFER Nato in Germania il 30/4/1889 in una famiglia di sei figli. Il padre è commerciante di articoli tessili e abbigliamento nel centro della cittadina dov’è nato. Si laurea in medicina specializzandosi in odontoiatria e nel 1913 apre uno studio dentistico a Berlino. Partecipa alla prima guerra mondiale in fanteria. Nel 1926 sposa Vera Henriette Bythiner dalla quale ha un figlio, Werner e dalla quale divorzierà nel 1933. Nel 1935 conosce Charlotte Caletta, cattolica, che non può sposare a causa delle Leggi di Norimberga che impediscono i matrimoni misti. Da clandestino continua a tenere contatti epistolari tramite l’impiegata dell’Opekta, Miep. E? deportato ad Auschwiz insieme agli altri uomini dell’alloggio e nell’ottobre 1944, da solo, viene trasferito a Neuengamme, dove muore il 20 dicembre per gli stenti. I BENEFATTORI JOHANNES KLEIMAN Olandese di nascita (17/8/1896) è il più fidato collaboratore di Otto, cui suggerisce l’idea di nascondersi nell’appartamento sul retro degli uffici dell’Opekta. Partecipa attivamente alla vita dei clandestini, aggiornandoli sugli sviluppi della guerra, visitandoli, vendendo alcuni beni sul mercato nero. Durante la clandestinità avrà molti problemi di salute legati allo stomaco. Sarà arrestato il 4 agosto 1944 insieme ai suoi protetti e verrà trasferito, insieme a Kugler, nel campo di Amersfoort; solo grazie all’intervento della Croce Rossa, riuscirà ad essere liberato tornando a condurre l’azienda di Otto Frank. Farà parte del consiglio direttivo della Fondazione di Prinsengracht, morendo poi a 63anni per un infarto. VICTOR KUGLER Nato il 6 giugno del 1900 da una sarta nubile in Austria. In seguito al matrimonio della madre avrà due fratellastri e due sorellastre. Non parteciperà alla prima guerra mondiale ma per breve tempo combatterà per la marina austriaca. Sposa Laura Maria Buntenbach il 2 febbraio 1928 e si mantiene facendo molti lavori diversi. Nel 1933 conosce Otto Frank e viene assunto nell’Opekta; sarà l’amministratore delle due nuove società costituite per sfuggire alle leggi razziali che impedivano la partecipazione di ebrei in società olandesi. E’ Kugler ad avere l’idea della libreria girevole e che consegna regolarmente le famose riviste di cinema e teatro ad Anne. Oltre ad Amersfoort, lavora in altri campi da cui, nel marzo 1945, riuscirà a fuggire approfittando di una marcia. Torna a lavorare nell’Opekta ma nel 1955 emigra in Canada, dove muore a 81 anni in un ospedale di Toronto. ELIZABET VOSKUIJL Nasce ad Amsterdam in una famiglia di otto figli il 5 luglio 1919. Viene assunta nell’Opekta nel 1937 a soli diciotto anni, nel reparto amministrativo. E’ la collaboratrice più fattiva, insieme a Miep, per il rifornimento di generi alimentari per gli occupanti dell’Alloggio segreto. Si fidanza con Bertus Hulsman ma poi rompe il fidanzamento, poco dopo la morte del padre, magazziniere dell’Opekta. Viste le precarie condizioni della famiglia, mangia spesso con i clandestini e una notte rimane anche a dormire nell’Alloggio. Durante l’arresto del 4 agosto riesce a uscire dagli uffici di Prinsengracht e vi tornerà qualche ora dopo, ritrovando, insieme a Miep, il Diario di Anne nella camera da letto dei Frank. Si sposa nel 1946 e solo allora lascia il lavoro nelle aziende in Prinsengracht. Continua a corrispondere con Kugler che andrà a trovare anche a Toronto. Muore nel 1983, a 64 anni, per una malattia renale. MIEP GIES – HERMINE GIES SANTROUSCHITZ Nata a Vienna il 15 febbraio 1909 vive in una famiglia cattolica, molto povera, insieme ad una sorella più piccola. Nel 1920 viene parte con uno dei famosi treni Kindertransport, che la portano in Olanda, a Leida, presso una famiglia affidataria con altri cinque figli. Nell’ottobre 1933 viene assunta come factotum presso l’Opekta: in effetti ha mansioni prevalentemente d’ufficio ma, all’inizio, deve anche tenere rapporti con la clientela cui spiega il modo corretto per preparare la marmellata. Il 16 luglio 1941 sposa Jan Gies. E’ la prima impiegata cui Otto Frank rivela l’intenzione di nascondersi. E’ la più attiva collaboratrice dei clandestini, fa di tutto, non solo la spesa, e il principale compito che si assume è quello di tenere alto l’animo dei suoi protetti, aggiornandoli sulle notizie provenienti dall’esterno e dedicandosi ad esaudire ogni loro necessità. Un vero angelo. Dal 1943, insieme al marito, nasconderanno nella propria casa un ragazzo ebreo. Dopo l’arresto dei clandestini, avendo capito che l’ufficiale responsabile era di origini austriache, facendo leva sullo spirito patriottico, si reca alla stazione di polizia per cercare di convincerlo a liberare gli otto protetti. E’ lei a trovare, con Bep, il Diario di Anne e a custodirlo fino al ritorno di Otto Frank. Nel 1950 ha un figlio e smette di lavorare nel’Opekta. In precedenza aveva accolto in casa sua lo stesso Otto Frank, distrutto dalla notizia della morte delle figlie e della moglie. Fino alla sua morte, avvenuta alla straordinaria età di 100 anni, l’11 gennaio 2010, ha sempre collaborato attivamente alle attività della Anne Frank Haus. JAN GIES Nato ad Amsterdam il 18 agosto del 1905 in una famiglia di cinque figli. SI sposa presto, nel 1928 e divorzia dodici anni dopo, nel 1940. Conosce Miep prima che inizia a lavorare nell’OPekta ed è lei stessa a presentare Jan ad Otto per il quale accetterà di partecipare alle sue due nuove società completamente ariane, sorte sulle ceneri dell’Opekta. Partecipa attivamente alla resistenza e alla vita dei clandestini. Sposa MIep il 16 luglio 941 invitando tutta la famiglia Frank, anche se Margot è a casa malata. Durante la cattura del 4 agosto riesce, avvertito da Miep, a non entrare negli uffici di Prinsengracht osservando dall’esterno le operazioni di arresto dei suoi amici. Muore il 26 gennaio 1993.

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